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Articoli marcati con tag ‘grafica web’

L’informazione online

sabato, 19 giugno 2010

Avrete navigato nel nuovo sito de Il Sole 24 Ore. È bello, ben fatto, estremamente facile da consultare e pieno zeppo di contenuti. Ha un approccio da “nuovi media”: si è cercato, con ogni evidenza, di trovare un nuovo linguaggio visuale per esprimere l’insieme di notizie, informazioni professionali e infotainment in un modo solo, coerente con l’immagine della testata. Se ne è occupato Mario Garcia, già citato da queste parti per quanto riguarda la nuova veste grafica de Il Secolo XIX. Per chi guarda con occhio professionale, il sito è anche dotato di una solida griglia. Davvero ben fatto.
Ora, se non vi fosse già capitato, fate un salto al sito del Times di Londra. Quello nuovo. Cliccate qui. Visto? È nuovo. Nuovo, ma completamente differente da quello del Sole. Sotto certi punti di vista, ad esempio l’uso delle colonne, è assai tradizionale. Del resto, parliamo del Times, non di un tabloid qualsiasi. Ed è impaginato come il quotidiano di carta. La singola foto principale, un articolo di apertura, la colonna di brevi e poi tutto il resto: fortemente gerarchico, come un giornale stampato, i-den-ti-co a quello in edicola. E quelle note di colore che indicano rubriche e sezioni? Sono fantastiche. Intuitive al massimo. Nel complesso, un altro gran bel lavoro.

Però, viene da pensare, il primo è stato fatto con il web in mente. Beh, certo, direte: si tratta di un sito. Ovvio. Ma che cosa direste se affermassimo che il Times sembra nato per l’iPad e ha un look and feel più fedele all’esperienza tattile del leggere un giornale?

Siamo stati un po’ impegnati

martedì, 15 dicembre 2009

E vi chiediamo scusa per questo. Fra il progettare un sito per uno studio medico, un altro per una associazione e la chiusura di un libro di quattrocento pagine, abbiamo avuto poco tempo persino per pensare.
Visto che si avvicinano le feste – è anzi iniziata la Hanukkah ebraica – e quindi si comincia a pensare ai regali, qui a destra potete vedere due nuovi pulsanti. Il primo, della Red Publishing, ovvero la principale fonte italiana di libri e riviste dedicati alla grafica e al design. Il secondo, invece, è una nostra selezione di libri nello sterminato catalogo di Amazon. Una nostra selezione, proprio, il che vuol dire che li abbiamo selezionati uno per uno, copiando e incollando i codici Isbn nella pagina dello store, operando quindi una scelta contenutistica che consideriamo importante. Se in alcuni casi gli stessi volumi sono presenti in entrambi i cataloghi, nella selezione “Fatti una cultura!” abbiamo voluto dar seguito alla ragione principale per la quale abbiamo aperto questo blog: fornire agli studenti e a chi incomincia la professione informazioni ed esperienze relative a una corretta condotta professionale, cominciando dai rapporti con i clienti per finire ad una oggettiva valutazione del valore dei propri progetti. Specificatamente a questi aspetti è relativa la categoria “Freelancing & marketing” – e le sue sottocategorie, che vi invitiamo a saccheggiare – del nostro aStore.

Pian piano, uno alla volta, vi presenteremo i testi che consideriamo fondamentali: quelli senza i quali gli scaffali dello studio di un graphic designer non sono tali.

Un’ultima nota: è evidente come parte dei proventi delle vendite che Red Publishing e Amazon faranno se eventualmente vorrete far vostro uno o più libri ci verrà girata. Questo per onestà. Per completezza, invece, vorremmo farvi sapere che su Amazon, dove è possibile operare una scelta del genere, abbiamo optato per ricevere in cambio degli sconti su altri libri di nostro gradimento; per quanto riguarda Red Publishing, dove l’unica opzione è quella di incassare denaro, abbiamo deciso di devolvere i proventi in beneficenza.

Qui comincia l’avventura

martedì, 13 ottobre 2009

Ed eccomi qui ad inaugurare un blog, tra il personale e il professionale, interamente rivolto al design grafico. L’ambizione è quella di riuscire a coprire ogni aspetto dell’industria, discutendone i fondamenti teorici e fornendo strumenti pratici per lavorare meglio e produrre comunicazione migliore, in special modo ai freelance.
Un paio di anni fa, facemmo ristrutturare lo studio dove avevamo sede, nel centro di Roma. Muratori, imbianchini, tutto il personale necessario all’opera ed un gran trambusto. Chiedemmo anche di cambiare il contatore dell’energia elettrica. Sfruttando il momento, facemmo sistemare anche l’impianto elettrico e la rete lan.
Un pomeriggio di luglio – faceva un caldo infernale – mi si avvicinò l’elettricista. Gran chiacchierone, vicino ai sessanta, basso di statura e dal tipico carattere romanesco: «Dottò, ma lei, de preciso, che fa?».
«Io? Io sono un grafico», dissi, tagliando corto.
«Ah, vabbè, er raggioniere der Du’mila», chiuse lui, allontanandosi.
Lui che aveva conosciuto gli anni Sessanta e quegli uomini in abiti marrò, tutti presi a salutarsi vantandosi di un titolo come fossero Pari della Corona, aveva inquadrato una generazione – la nostra – che vive l’era della comunicazione di massa, della onnipresente contraddizione fra informazione e marketing, e se ne occupa.
Questa è, di fondo, l’ambizione del blog di La Grille: raccontare, attraverso la esperienza professionale e il background culturale di chi lavora in questo studio, piccole storie e trucchi del mestiere.
Ognuno degli addetti alla nostra cucina si augura che possiate gustare le nostre pietanze. Buon appetito.

Sergio ‘Chef’ Carravetta